Sull’irrequietezza del divenire è un’indagine artistica sui corpi, a partire dal corpo. Nato da una riflessione sugli spazi residuali, quegli interstizi urbani dimenticati (lo spazio incolto tra due edifici, il bordo di una strada, la vegetazione che occupa una fabbrica abbandonata…), sull’irrequietezza del divenire è un progetto artistico multilinguaggio di Elisa Sbaragli, Edoardo Sansonne e Fabio Brusadin. Il progetto porta avanti una riflessione attraverso il suono, la corporeità e le immagini sul tema dell’incontro con il regno vegetale, e più in generale con le componenti non-umane dei nostri ambienti. Il progetto pensa il corpo (degli artisti e del pubblico) come strumento multidimensionale di comunicazione, relazione, contemplazione del mondo vegetale in quanto vivente. In questa occasione il progetto si sviluppa attraverso un’azione performativa pensata per abitare gli spazi del Museo del Paesaggio di Verbania: qui gli artisti conducono il pubblico in un ambiente percettivo dove prossimità e lontananza vengono messe in gioco e rimescolate.
Di e con: Fabio Brusadin, Edoardo Sansonne, Elisa Sbaragli
Ricerca sonora: Edoardo Sansonne
Proiezioni, disegno luci ed interazioni: Fabio Brusadin
Movement coach: Rosita Mariani
Produzione: DanceMe (Perypezye Urbane) con il sostegno del MiC
Co-produzione: Festival Venere in Teatro, organizzato da Live Arts Cultures
Con il supporto di: Associazione Culturale Mastronauta e DragoLago, nell’ambito del progetto Verde Vivente; Museo del Paesaggio
Con il contributo e patrocinio del Comune di Verbania
Progetto selezionato nell’ambito di Bodyscape, azione a sostegno della ricerca coreografica, promosso dall’Associazione Danza Urbana, con il contributo del MIC – Ministero della Cultura e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, nell’ambito del progetto Dancescapes, con la collaborazione di: Associazione Culturale Las Voces Humanas, H(abita)t – Rete di spazi per la danza, Alma Danza
Sostegno alla ricerca da parte di esperti: Francesco Blardoni, Simona Ferrari, Paola Giroldini, Metaxi Markaki, Irene Pipicelli, Andrea Ruschetti, Federica Torgano, Natale Zoppis
Elisa Sbaragli, danzatrice e coreografa, nel 2013 conclude il Biennio di Formazione Professionale per il Danzatore Contemporaneo, presso il CIMD sotto la direzione artistica di Franca Ferrari. Nel 2017 conclude il percorso di formazione Azione per una rete stabile di insegnamento sul territorio toscano, diretto da Sosta Palmizi, dove incontra i nomi più importanti della danza di ricerca italiana. Nel 2016 debutta con il suo primo lavoro In Between, grazie al sostegno e supporto di La Mejana e la Compañia Ana Continente Danza. Dal 2017 i suoi lavori, presentati in vari festival di danza, sono prodotti da DanceMe (Perypezye Urbane) con il sostegno del MiC – Ministero della Cultura e del programma Creative Europe nell’ambito del progetto DanceMe UP: Industrial Soundscape, progetto vincitore di una menzione speciale per CROSS Award 2019; Besides Me, interpretato dalla giovane danzatrice Sissj Bassani; Vacuo; Cambia-menti, con la musica live del musicista e compositore Elia Anelli e Attraverso. Dal 2021 lavora con il musicista Edoardo Sansonne e il tecnico intermediale Fabio Brusadin a “sull’irrequietezza del divenire” un progetto artistico site-specific e multidisciplinare incentrato sugli spazi naturali residuali.