4°a 6° si riferisce al dialogo tra la respirazione e il campo magnetico terrestre, esplorando il perché siamo attratti dal rimanere e stare in certi luoghi piuttosto che altri. Respiriamo costantemente, ma non sempre ne siamo consapevoli. Essere consapevoli di se stessi attraverso la respirazione significa anche essere attenti verso altre entità e forme di vita e all’impatto che abbiamo sugli ambienti di cui facciamo parte. Dallo studio dell’influenza materiale dei campi geomagnetici su piante, animali e persone, alla progettazione di aree aperte dove fermarsi, sostare e sperimentare, l’artista ha organizzato momenti collettivi aperti a tutti, per stare insieme, per comprendere e sperimentare il respiro e l’elettromagnetismo. Il campo magnetico terrestre è la manifestazione della forza emessa dal pianeta dal suo centro. Si espande oltre il globo per dispiegarsi “invisibilmente” davanti ai nostri occhi. Notando l’interazione in questo spazio liminare, dove convergono i raggi solari, i venti cosmici e l’energia emessa dal pianeta, 4° 6° diventa un momento di fabulazione, uno scambio tra il campo magnetico terrestre, la nostra esistenza non effimera e i luoghi che abitiamo.
Durante la residenza l’artista ha aperto il progetto all’interazione con il pubblico con incontri estemporanei lungo i Sentieri del Quadrifoglio di Ameno e in due appuntamenti presso l’atelier con installazioni performative.
Ideazione e creazione: Rafael Duarte-Uriza | Con la collaborazione di: Benoit Bouhier, Giulia Maiocchi, Mariasilvia Pegorin, Ginevra Iuliano | Performance e attività partecipativa: Rafael Duarte-Uriza | Progetto sviluppato con il supporto di: Can Serrat International Residency Program (Catalunya).
BIO
Rafael Duarte-Uriza è un artistə e ricercatorə transdisciplinare colombiano. Lavora su come spingere le persone a comprendere che siamo parte di una rete interdipendente con la natura. Il suo lavoro si concentra sull’interdipendenza radicale, la coesistenza e la rigenerazione per creare installazioni artistiche che offrano spazi di consapevolezza ecologica. La sua pratica performativa è influenzata anche dalla meditazione vipassana e dalla contact dance. Come ricercatore in Geobiologia e Biohabitability, studia le geo-relazioni e la respirazione. Il suo progetto Breathe deeply, dwell slowly, walk silently viene supportato da Fondazione CROSS ETS e da Can Serrat International Residency Program, Catalunya. Rafael ha studiato Belle Arti presso l’Università Nazionale della Colombia, dove ha creato Reciprocal compression, a refuge for bees con il sostegno della Fondazione per la Biodiversità Colombiana. Fa parte del team che guida la Sacred Art Experience 2024 di Gorzanów, in Polonia, dall’Institute for Devotional Arts.
Ph. credits Paolo Sacchi, Nicolàs Williamson e William Fonque